ASPETTANDO BANDUSIA. L’antica Banzi da Seneca all’Unità d’Italia.
L’autore con questo saggio analizza da una prospettiva storica le questioni delle aree interne della Basilicata. L’autore lo fa partendo da Banzi, un paese di circa 1000 abitanti nel cuore della Basilicata, ricco di storia.
Il libro, nella prima parte, si sofferma sulle questioni storiche dell’esclusione dalla piena modernità europea e nord italiana (quale circostanza ascrivibile alla complessa questione meridionale) con riflessioni, argomentazioni e bibliografia estensibili e trasversali a quasi tutta la realtà meridionale italiana. Nella seconda parte entra nel vivo della divulgazione scientifica di quanto attiene a Banzi in campo archeologico e linguistico: dal “templum auguraculum” al testo osco della “Tabula Bantina” (il cui frammento più piccolo è nel vicino museo archeologico di Venosa mentre il più grande è al museo di Napoli), passando dai numerosi reperti locali e museali che testimoniano la sua antica vita storicamente significativa anche per tutto il medioevo per la presenza dell’abbazia benedettina di Santa Maria di Banzi, voluta dai Longobardi di Benevento nell’VIII sec. d.C.
La vicinanza con Venosa e gli altri paesi del Vulture-Melfese ha sempre oscurato l’enorme ricchezza storico – archeologica di Banzi che vanta epigrafi di epoca romana e tracce greche in un’area archeologica stimata in circa 40 ettari. Una ricchezza che se ben valorizzata può fare da leva per lo sviluppo di tutto il territorio compreso quello dei vicini paesi di Palazzo san Gervasio, Genzano e Forenza.
Canio Franculli, nato nel 1949 a Banzi (Pz), è autore di numerosi altri testi sia di saggistica (“Banzi, della Tavola Bantina e dei due matti dell’ottocento” 2000; “La costruzione dell’identità lucana nel medioevo tra Normandia e Mezzogiorno d’Italia 2006 – EditricErmes) che di narrativa (“I boschi della memoria” – EditricErmes 2006; “Il ragazzo che amava l’arte” – Villani editore 2019; “Il re e la coccinella” – E.co. Editrice 2021). Laureatosi in psicologia ha lavorato nella scuola pubblica. Si dedica alla pittura con quadri vincitori di premi o esposti in mostre di arte contemporanea.
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